Una caratteristica
tipica della festa
di via Zuavi è lo sviluppo della mostra all'interno dei cortili
che con il loro tipico nome dialettale identificano antichi abitanti, antiche
occupazioni o particolarità di quanti vi abitarono. Qui ci occuperemo
piuttosto di quanto viene esposto, più che di dove lo si possa trovare,
daltronde la via Zuavi è lunga solo 263 metri e la si può
girare tranquillamente senza affaticarsi troppo.
In una corte c'è l'esposizione di carrozze e calessi della
Carrozzeria Fratelli Parmigiani che contribuisce a dare un sapore di antico
alla sagra. In un altro cortile troviamo le opere artistiche o Frammenti
di Paola Spatari Migliora, docente dell'Accademia
delle Arti di Melegnano che
espone il frutto della sua bravura e della sua fantasia. Nella curt
dei Castellin c'è una sovrabbondanza di espositori, dal Tiffany
ai pizzi, ai tendaggi, alle elaborazioni Decò. Alla curt del
Panara e del Sachett c'è la consueta esposizione del Circolo Artistico
Melegnanese, come in occasione della festa del Perdono, tra gli espositori
abbiamo notato Erika Campanella anch'essa docente di Storia dell'Arte e
Pittura della Scuola Sociale di Melegnano,
che si identifica facilmente per la sua pennellata sicura sia nei ritratti
dal vivo, che presi da fotografie, che nelle nature morte e nei paesaggi.
I suoi ritratti lasciano un'impronta classica pur nella loro inconfutabile
modernità. |